Why only tales for middle- and upper-class children, was the question in Sweden at the turn of the century. Bringing forth fairy tales from a distant middle age, from far away countries, Old Norse myths, as well as newly written stories was part of the Romantic nationalism in vogue. John Bauer, with his pipe always at hand blowing troll smoke, explored the same myths creating enchanting worlds out of the past: his illustrations were so captivating that the trolls seemed to be outright alive. He evoked deep forests where high ferns, hawthorns, fly amanita and lily-of-the-valley abound. Beholding a fairy revels, you hear the night raven screech, and you glimpse hobgoblins hiding under windthrows. Giant trolls seem to be transformed out of large boulders, and if not the most clever, they are joking loudly clad with treasures of gold and sparkling jewelry. This is a territory beyond mankind where only fierce adventurous children dare venture. If nature is wild and wily, it is also pagan fertility in heat as opposed to religious puritanism.
Swedish painter John Bauer story
Bringing forth fairy tales from a distant middle age, from far away countries, Old Norse myths, as well as newly written stories was part of the Romantic nationalism in vogue.
John Bauer story
In John Bauer’s pre-modernist time as well as our own seemingly enlightened digital age, trolls and fairies might just seem superstition. John Bauer nevertheless could draw them into existence in order to us have a glance into their parallel reality. As an art student he rejected the usual stay in Paris where artists at the beginning of the 20th century were supposed to get inspired and develop their artistry. Instead, he ventured to Lapland and the Sami people, and deep down to renaissance Tuscany and to Germany. His illustrations and paintings managed to evoke a mysterious yet not forgotten past in a time when Sweden was in the midst of industrialization. Already at 16 years of age he wanted to leave the family in the countryside to study at the Royal Swedish Academy of Arts in Stockholm. His sketches and drawings were appreciated, but he was deemed to young and had reluctantly to contend with a minor school until he eventually was accepted. Already from the beginning in his career he illustrated children’s books, and today his name, more than the authors themselves, are tied to stories that form part of Swedish childhood.
His illustrations of Among Gnomes and Trolls are his most famous, and although capturing Nordic nature it is not hard to see the influences from Florentine renaissance, Flemish tapestries as well Roman sculptures. John Bauer life was cut short when he, at only 36 of age, drowned along with his young family on the Lake Vättern in southern Sweden when an overloaded ferry perished in a storm.
For Italian version, see below:
Storia di John Bauer
Perché fiabe solo per i bambini di famiglie benestanti e ricche, fu la domanda in Svezia al volgere del secolo scorso. Il nazionalismo romantico voleva portare avanti storielle da un medioevo distanti, da paesi remoti, dalla mitologia norrena e anche fiabe tutte nuove per tutti i bambini di ogni ceto sociale. John Bauer, tirando fumo di troll colla sua pipa eterna all’angolo della bocca, evocava mondi affascinanti ispirandosi di questi miti: le sue illustrazioni furono cosi presenti che i troll sembravano proprio vivi. I suoi schizzi facevano vedere la profondità dei boschi fuori il passo d’uomo pieno di felci alti, biancospini, amanite rosse, rane, serpenti e mughetti. Vedendo le danze delle fate si sentiva il grido del corvo e si vedevano goblins nascoste sotto le radici esposte d’alberi caduti. I troll giganti sembravano trasformarsi dalle rocce stesse, e non essendo i più svegli giocavano allegri portando addosso i suoi tesori scintillanti d’oro e gioielli preziosi. Riusciva colla sua penna a tirar fuori un mondo distante dell’umanità dove osa entrare solo bambini avventurosi e valorosi. Se la natura è selvaggia e misteriosa, e anche fertilità pagana in calore: proprio l’opposto di un puritanesimo religioso.
Nel tempo pre-moderno di John Bauer, quanto anche nel nostro tempo digitale che sembra cosi illuminato: troll, ninfe e fate può sembrare superstizioni. John Bauer nonostante riusciva a tirarli fuori con la sua immaginazione, lasciandoci vedere una realtà parallela. Lasciò la famiglia in una città di provincia a giovane età sperando di entrare nell’Academia Reale Svedese delle Arti di Stoccolma. Ma anche se i suoi disegni furono stimati, a solo siedici anni fu considerato troppo giovane. Dovette a malavoglia arruolarsi in una scuola inferiore finché fu finalmente accettato. Invece di recarsi a Parigi per trovare ispirazione e arricchire la sua arte come giovani pittori coetanei, Bauer viaggiava in Lapponia per studiare la vita dei Sami. Poi andò giù nella Toscana rinascimentale e in giro per la Germania. L’arte di Bauer suggeriva un passato misterioso non totalmente scordata in un’epoca d’industrializzazione intensa. Già dall’inizio Bauer illustrava libri per bambini, e il suo nome è oggi più conosciuto degli scrittori stessi, le sue opere rimangano un punto fisso nell’identità degli svedesi.
Le sue illustrazioni per il libro Tra gnomi e troll sono i più famosi, e anche se richiamano la natura Nordica, non è difficile non vedere l’ispirazione del rinascimento fiorentino, i tappetti fiamminghi ed anche arte romana. La vita di John Bauer finì bruscamente a giovane età. Affogò in una tempesta a solo trentasei anni abbordo una navetta con la sua giovane famiglia sul lago Vättern.